sabato 14 giugno 2014

I nostri anni 70 - Libri per ragazzi in Italia


La pubblicazione Corraini I nostri anni 70 - Libri per ragazzi in Italia e l'omonima mostra presso il Palazzo delle esposizioni di Roma (visitabile fino al 20 luglio 2014) forniscono materiale prezioso per ricostruire le evoluzioni più recenti della narrativa per l'infanzia in Italia e per conoscere i personaggi che hanno permesso un'apertura della visione (del bambino e dell'adulto) legata ad una nuova forza di immagine e ad un nuovo immaginario di cui l'albo illustrato è divenuto portatore.
E' particolarmente interessante ripercorrere in quest'ambito i percorsi di alcune donne che con tenacia e lungimiranza hanno rivoluzionato il panorama dei libri per bambini in Italia.
IllustrAzione li racconterà attraverso il libro ed alcune foto della mostra.
Liberando l'editoria d'infanzia dai vecchi canoni espressivi, figure e parole si rincorrono negli albi, che iniziano a rivolgersi ad un bambino dall'identità solida, ad un apprendista lettore. Un bambino intelligente, con personalità e creatività, come sottolinea il pensiero montessoriano. Il bambino è un essere completo, e il libro si rivolge a lui con rispetto e con immagini, perché è per immagini che il bambino inizia a pensare.
Il lavoro artistico si presta dunque per la realizzazione degli albi, che diventano così delle vere e proprie gallerie d'arte:
nel 1964 nasce a Bologna la Fiera del Libro per bambini e nel 1967 Paola Pallottino vi istituisce la prima Mostra degli illustratori.
Nel 1966 Rosellina Archinto fonda a Milano la Emme Edizioni e nella città patria del design prende forma il libro oggetto, progetto già avviato nei primi anni 40 da Bruno Munari. La Emme edizioni pubblica Nella nebbia di Milano (Bruno Munari, 1968), Piccolo blu e piccolo giallo (Leo Lionni, prima edizione in USA, 1959), Nel paese dei mostri selvaggi (Maurice Sendak, 1969). Tra le altre pubblicazioni di Emme: Heinz Edelmann, Anthony Browne, Mitsumasa Anno, e gli italiani Maria Enrica Agostinelli, Flavio Costantini e Iela e Enzo Mari.



Un'altra donna italiana che ha contribuito allo sviluppo dell'editoria per infantile è Orietta Fatucci, che dirige dal 1976 la EL Edizioni. L'attenzione della Fatucci è rivolta in particolar modo al catalogo di François Ruy-Vidal e poi di Altan, di cui pubblica nel 1978 Kamillo Kromo (nasceva, tre anni prima, la Pimpa, pensata, da Altan per la sua bambina di 2 anni).



Nello stesso anno Gabriella Armando fonda a Roma Le Nuove Edizioni Romane. Una barca come logo e tanta energia per salpare verso nuovo lidi. Le Nuove Edizioni Romane pubblica i primi libri di divulgazione architettonica, come Il Castello di Mecaulay, lo stimolante C'era una volta di Colin McNaughton, l'ironico Antipierinoporcospino di Friedrich Karl Wauchter, L'albero generoso di Shel Silverstein e poi Roberto Piumini e Silvia Roncaglia, con le illustrazioni di Cecco Mariniello. In particolar modo, Le Nuove Edizioni Romane rappresentano una pietra miliare nel panorama italiano della poesia per bambini, con autori come Pietro Formentini e Roberto Piumini.



Nel 1978 cadono le fate: nasce l'Editore Fatatrac, dalla collaborazione tra Matteo Faglia, Chiara Rapaccini, Adriano Conte, Brunella Barillaro, Alessandra Nencioni e Patrizia Ferbi.
Negli stessi anni 70 l'architetto francese Annette Tison e il biologo-matematico americano Talus Taylor creano i Barbapapà. I Mumin finlandesi di Tove Jansson si fondono con cellule dai contorni mutevoli. Mille forme, colori cangianti e barbatrucchi: biologia pura che diverte i bambini ancora oggi!
Sono sempre gli anni 70 a vedere Bruno Munari avvicendarsi nel ruolo di autore, ideatore e curatore di due importanti collane.
Per prima: Tantibambini. Libri quasi quadrati, di alta qualità ma prodotti a basso costo, con fiabe semplici e senza inibizioni: L'uccellino TicTic, L'Alfabetiere (già pubblicato da Einaudi nel 1960), Cappuccetto giallo. Pubblicano nella stessa collana altri grafici e artisti, tra cui: Giancarlo Iliprandi (Iris Colombo, 1972); Dino Tovaglia (Giuseppe verde, giallo, rosso e blu, 1973); Toti Scialoja (La zanzara senza zeta, 1974). Alcuni dei volumi appartengono oggi alla collana 22 di Corraini.
La seconda collana è Disegnare, colorare, costruire, ideata da Munari per Zanichelli.



Anche Emanuele Luzzati inizia a lavorare al suo teatro di fiabe e vita: Emme Edizioni pubblica La tarantella di Pulcinella (Collana Il naso rosso, 1971). L'anno seguente Luzzati illustra L'uccel belvedere e altre fiabe italiane di Italo Calvino (Einaudi , 1972. L'influenza che il tratto di Luzzati esercita sull'illustrazione italiana è ancora oggi indiscutibile.



Senza dilungarci troppo abbiamo tentato di ripercorrere un tratto importante del percorso che l'albo illustrato ha compiuto fino ad oggi. Se la letteratura per l'infanzia italiana è oggi così piena di passione e di valore, lo si deve a questi personaggi, che quaranta anni fa hanno dato via libera al proprio bambino interiore, perché anche il bambino odierno fosse più felice. Dagli anni 70 ad oggi il mondo è cambiato e non ha mai smesso di correre, ma se ancora ci si sofferma sulle piccole cose, è doveroso ricordare le piccole tappe che hanno contribuito a rendere i piccoli così importanti, a prestare attenzione, apprezzare ancora la quiete, perché, come diceva Ganni Rodari "Il tram è pericoloso, può spezzare una gamba. Ma il trantran lo è di più. Può uccidere il pensiero".


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