mercoledì 12 giugno 2013

Dove bette il cuore al Posto delle favole. Alcune domande a Satoe Tone


L'esposizione delle tavole originali di Dove batte il cuore al Posto delle favole

Uno degli ultimi incontri di IllustrAzione con Le domeniche delle favole è stato quello con Satoe Tone e Bianca e Nero, i due gatti protagonisti del suo ultimo libro: Dove batte il cuore. La poesia blu e i piccoli protagonisti delle storie di Satoe hanno colpito molto grandi e piccini. Tanto piccoli quanto veri, e la verità che dal cuore di Satoe permea il suo lavoro è stata premiata quest'anno a Bologna, nello specifico con Lonely Pippo, la storia non ancora nata di una piccolissima rana in cerca di qualcosa.

Alcune immagini di Lonley Pippo esposte al Posto delle favole

Dopo aver conosciuto la semplicità e la minuziosità di Satoe di persona, e a distanza di un anno dalla nostra precedente intervista (Chi viene e chi va. Alcune domande a Francesca Protopapa e Satoe Tone, in archivio su questo blog), abbiamo posto a Satoe Tone le domande con cui di solito cerchiamo di conoscere meglio i nostri illustratori, ed ecco le sue risposte:

1. Quale azione quotidiana illustreresti?
Mi piace dipingere ogni azione quotidiana, ma con animali come protagonisti e in un modo particolare e divertente. Ma probabilmente la cosa che più amo dipingere è "animali che non fanno nulla"... semplicemente seduti, o in piedi, sdraiati per terra senza far niente e guardandosi intorno. Possono pensare a qualcosa, oppure no. Niente di speciale, ma tranquillo. Questa è l'azione che mi piace.

2. Quale illustratore/albo ha maggiormente segnato la tua infanzia. Lo stesso albo influenza tutt'oggi il tuo lavoro?
Quando ero piccola, mi piaceva leggere qualsiasi libro per bambini. Non avevo un libro preferito o un illustratore preferito perché mi piacevano tutti.
Ma se c'è un tipo di libri che mi piaceva più di tutti, erano i libri sui pinguini. Uno dei miei preferiti era "L'estate dei pinguini"... io li accarezzavo.
Quando sono diventata adulta, l'ho riletto e mi sono resa conto che il soggetto era abbastanza difficile per i bambini. E'un testo di biologia sui pinguini Adélie, non penso che potessi capirci qualcosa quando ero piccola.
Non ricordo perché fosse uno dei miei libri preferiti (sicuramente guardavo solo le figure dei pinguini, infatti le prime pagine sono piene di miei disegni di pinguini, e poi le ultime (forse iniziavo ad annoiarmi) sono senza miei scarabbocchi.
Ma non ho mai pensato che i libri che ho letto potessero influenzare me o il mio lavoro, ma forse...senza accorgermene, qualcosa deve avermi influenzato...

3. Cosa, secondo te può/deve trasmettere l'illustratore al pubblico infantile e cosa i bambini insegnano agli illustratori?
Deve dare l'opportunità di conoscere molte cose. I bambini sono pieni di curiosità intellettuale. Per esempio, quando parlo del Giappone, loro vogliono saperne di più, perché non ne sanno nulla. Forse subito dopo dimenticheranno qualsiasi cosa io dica, perché non gli interessa, o forse ad alcuni di loro potrebbe interessare. Chissà?
Quindi, per prima cosa, è importante far conoscere loro qualcosa, sarebbe un peccato far perdere loro un'occasione per conoscere, o fargli perdere la curiosità. I bambini sono pronti ad imparare, e noi dovremmo fornirgli quanta più conoscenza possibile, usando tutta l'immaginazione che abbiamo.
Non ci sono limiti nel mondo dell'illustrazione.
Ciò che invece i bambini insegnano agli illustratori è il loro modo di vedere, di pensare, le idee che hanno... è davvero interessante. I bambini non hanno pregiudizi, così per loro non esiste nulla di "normale". "Normale" come noi intendiamo. Considerando questo, mi rendo conto che la mia testa è invece piena di pregiudizi. Nel creare qualcosa di interessante, questo mi disturba a volte, e devo sbarazzarmene per lavorare meglio.

4. Sempre più spesso l'albo illustrato si pone come prodotto per l'adulto. Come spiegheresti questa tendenza?
Il libro illustrato (o con figure) non è solo per bambini. Non è soltanto destinato a chi non sa leggere. Perché i libri illustrati dovrebbero riguardare solo i bambini o essere meno importanti dei testi scritti? Chi ama più leggere "per immagini" è forse meno intelligente di chi ama leggere romanzi? Non credo.
Non c'è differenza tra adulti e bambini, non importa a quale età siano indirizzate le illustrazioni. Così come ognuno può visitare ogni tipo di mostre o musei, o come ognuno può ascoltare qualsiasi genere di musica, così le persone leggono (guardano) i libri illustrati. Alcuni albi illustrati hanno storie elevate e illustrazioni complesse, come una sorta di libri d'arte, e noi adulti ce ne siamo accorti, probalilmente in maniera inconscia. Così abbiamo iniziato a cambiare idea sul libro illustrato.
Inoltre, gli illustratori vogliono esprimere il loro mondo, la loro arte, non vogliono essere necessariamente connessi al concetto di Infanzia. "Questi libri non sono per bambini" dicono a volte gli adulti, ma io non ho mai sentito un bambino dire "questo libro non è da bambini".
Qundi, chi decide il confine?
Quando scegliamo un libro illustrato, forse non dovremmo solo chiederci "piacerà ai bambini?" ma anche "a me piace?"
I libri illustrati sono per chiunque ami leggere (guardare) i libri illustrati.






5. Com'è nata l'idea di Dove batte il cuore?
Sembrerebbe una storia molto semplice. Nero tenta di prendere le stelle sul lago per Bianca.
Ma in realtà, l'idea paceva riferimento da principio a quanto sia difficile capire gli altri.
E' la storia di una coppia di gatti, che ha gli stessi sentimenti, però reciprocamente non capiscano cosa l'altro voglia.
Non capiscono dove siano i loro cuori.
Nero vuole regalare le stelle alla sua amata, Bianca, perché vuole renderla felice, ed è certo che quello sia il modo migliore.
Bianca invece... di certo le stelle non sono ciò che vuole. Non la renderebbero felice.
Quando Nero scompare nella profondità del lago, BIanca ha un'espressione triste: non perché non riesca a prendere le stelle, ma perché scompare. Cosa può pensare se resta da sola sul bordo del lago? Guadare le stelle con accanto il suo amato Nero, questo è ciò che la rende felice, e Nero non se n'era mai accorto. Dove sono i loro cuori? Anche se hanno gli stessi sentimenti, non sono sula stessa lunghezza d'onda, non si incontrano (o ci sono vicini...?)
Molte persone hanno questo tipo di esperienza, non solo coppie, ma anche amici, fratelli, bambini e genitori. Io l'ho trasformata in una esperienza di gatti, poi l'ho trasformata e trasformata di nuovo aggiungendo umorismo, dolcezza... così da renderla più semplice, più divertente e felice. Alla fine, è diventata la storia così com'è oggi.

6. I tuoi lavori si distinguono, oltre che per una grande capacità nell'illustrare, per una grande poesia anche nelle storie: c'è una storia che reputi molto poetica (non tua) che ti piacerebbe illustrare?
Le fiabe.
Perché ne he ho lette alcune più e più volte quando ero bambina. Così alla fine ho un mio modo di pensare i racconti, e potrei creare un piccolo mondo di fiabe nella mia testa. Normalmente preferisco scrivere da me le storie e poi ilustrarle. Non sono in realtà una scrittrice di professione, ma in questo modo posso manifestare a pieno il mio linguaggio visivo. Ad esempio, in Dove batte il cuore, io so cosa pensa Nero, cosa pensa Bianca, conosco la foresta dove camminano, il lago in cui vedono le stelle. Io conosco questo mondo perché sono io che l'ho creato.
Se fosse nato dalla storia di qualcun altro, sarebbe stato più difficile rappresentarlo.

7. Quale storia "non-poetica", invece, ti piacerebbe illustrare?
Questa è una domanda difficile. Penso di non aver mai lavorato a qualcosa di non poetico. Ma forse mi piacerebbe lavorare a un libro di ricette. Sarebbe difficile illustrarlo in modo poetico.

8. Quali altre novità stai preparando?
Vi dirò di quelle italiane. Ora, sto lavorando su un nuovo progetto con Kite Edizioni per il periodo natalizio.
I personaggi sono stati selezionati alla Mostra di Illustrazione di Bologna Childrens Book Fair 2012.
Un piccolo mago coniglio (barista!) e delle tazze-uccellini. Sono contenta di dipingerli di nuovo, sono tra i miei personaggi preferiti.
Si tratta di un libro per chi ama la cioccolata!


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